Elisabetta Tiveron "Natale a Venezia"
Update: 2025-12-12
Description
Elisabetta Tiveron
"Natale a Venezia"
Musica sull'acqua
Neos Edizioni
www.neosedizioni.it
Sedici racconti natalizi che narrano Venezia come città musicale
A cura di Elisabetta Tiveron e Caterina Schiavon
Con una “ouverture” di Ilaria Serra
Venezia è canto. La voce di Venezia non è mai un suono solitario. La sua musica è un’orchestra di rimbalzi, di rimandi, di rincorse. A Venezia l’acqua suona all’unisono: i remi, le prue, le voci, i passi, le sirene, le campane e i gabbiani orchestrano melodie fatte di sciabordii. Le onde incontrano sempre una sponda, un muro di mattoni, l’angolo di una calle, il fianco di uno scafo, la volta di un sotoportego da cui riverberare, intrecciandosi in un mosaico sonoro.
Sedici racconti che narrano Venezia nel periodo natalizio attraverso una chiave di lettura speciale, la musica, che della città lagunare è stata sempre elemento distintivo.
Venezia è una città musicale. Per la sua storia, che l’ha vista capitale europea della musica tra il Cinquecento e il Settecento: Claudio Monteverdi e il melodramma, Antonio Vivaldi, Benedetto e Alessandro Marcello, Tomaso Albinoni, Baldassare Galuppi, ecc. E per la sua conformazione unica, così facile alle sonorità spontanee.
«La musica parla di Venezia quanto e più delle sue immagini da cartolina, e permette alle autrici e agli autori di questa antologia di muoversi liberi, creativi, curiosi. Natale, in queste pagine, è atmosfera, suggestione, ricordo, invenzione. È il momento in cui la musica interiore di ciascun personaggio si intreccia con la colonna sonora della città, e si fa racconto» (Elisabetta Tiveron e Caterina Schiavon).
Giunta alla sua sesta edizione, l’antologia «Natale a Venezia» quest’anno si propone in modalità musicale, una vera e propria “partitura letteraria”, con note di programma, ouverture, movimenti e finale. Un puzzle di coinvolgenti storie, che risuonano e toccano corde nel profondo.
In una gelida sera di dicembre un gruppo eterogeneo di donne si riunisce per le prove del coro e attraverso il canto richiamano la perduta anima sonora di Venezia, fatta di antiche canzoni di barcaioli, canti di lavoro e cori storici, un piccolo miracolo natalizio contro il silenzio e l’oblio; la pasticcera Sofia e un uomo misterioso a bordo di una barca che le offre una “musica della laguna” prodotta da fili di conchiglie; la musicista Sabine Perrin, detta La Gioconda dai suoi vecchi compagni si scuola, è insoddisfatta della sua vita da single e spera di trovare un marito a Venezia, ma di fronte ad un dono inaccettabile fugge; una donna, reduce da una storia finita, affronta la vigilia di Natale tra malinconia e ironia, l’incontro casuale con la canzone Driving Home for Christmas la spinge verso la sorella che l’aspetta e riscopre che “tornare a casa per Natale” significa, prima di tutto, sentirsi a proprio agio con se stessa; nel dicembre del 1755, l'Archiatra imperiale Gerard Van Swieten indaga sul misterioso deperimento della giovane Sofia e sospetta che il precettore, un abile violinista, stia usando antiche e nefaste armonie per un proprio scopo; un uomo morto vaga in una Venezia sospesa nella vigilia di Natale, cercando la strada di casa e la moglie che ha amato: guidato da un bambino misterioso, segue la musica dei ricordi attraverso le calli addobbate a festa; Sofia sosta sulla panchina rossa della Giudecca per onorare il ricordo del primo incontro dei nonni, Ilaria e Alberto; un giovane seminarista abruzzese, Gaetano, viene mandato a Venezia per inaugurare a Natale il nuovo, maestoso organo della chiesa di San Gurian; le prove del Concerto di Natale sono turbate dal pianto lamentoso di un bimbo nell’adiacente orfanotrofio della Pietà, l’antico istituto di Vivaldi; l’Agente 239 è a Venezia la Vigilia di Natale per estrarre l’anima di un caso irrisolto, un’esperienza resa una tortura dalla musica onnipresente e ossessiva di Last Christmas; Sorella Milagros, giovane suora filippina, rovescia la spesa del convento e teme di essere rispedita a Manila ma durante la messa di mezzanotte, la sua voce pura si innalza in canto, portando speranza, redenzione e pace a tutta la città; Clara eredita dalla cugina un piccolo ritratto del compositore Baldassare Galuppi che, appeso dietro una porta, prende vita; Guano da Piccione, musicista purista, si scontra con la commercializzazione ossessiva delle Quattro Stagioni di Vivaldi e preferisce esibirsi in strada la notte di Capodanno con musiche meno note, finendo arrestato; un violinista profugo, sopravvissuto al naufragio in cui ha perso moglie e figlia, trova rifugio a Venezia accolto da una donna di nome Maria, che gli restituisce dignità e voce facendogli riparare il violino; la giovane e squattrinata Matilde, con la passione per il canto, è assunta come maschera al Teatro La Fenice di Venezia per l’allestimento dell’atto veneziano de I racconti di Hoffmann, la celebre Barcarola.
A cura di: Elisabetta Tiveron e Caterina Schiavon
Racconti di: Isabella Albano, Philippe Apatie, Elisabetta Baldisserotto, Gianluigi Bodi, Gabriella Bosmin, Lorenzo Bottazzo, Diana Chiarin, Claudio Ellero, Michela Fregona, Nilla Patrizia Licciardo, Daniela Rossi, Mauro Rugger, Caterina Schiavon, Ilaria Serra, Elisabetta Tiveron, Francesco Zanolla.
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IL POSTO DELLE PAROLE
ascoltare fa pensare
https://ilpostodelleparole.it/
"Natale a Venezia"
Musica sull'acqua
Neos Edizioni
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Sedici racconti natalizi che narrano Venezia come città musicale
A cura di Elisabetta Tiveron e Caterina Schiavon
Con una “ouverture” di Ilaria Serra
Venezia è canto. La voce di Venezia non è mai un suono solitario. La sua musica è un’orchestra di rimbalzi, di rimandi, di rincorse. A Venezia l’acqua suona all’unisono: i remi, le prue, le voci, i passi, le sirene, le campane e i gabbiani orchestrano melodie fatte di sciabordii. Le onde incontrano sempre una sponda, un muro di mattoni, l’angolo di una calle, il fianco di uno scafo, la volta di un sotoportego da cui riverberare, intrecciandosi in un mosaico sonoro.
Sedici racconti che narrano Venezia nel periodo natalizio attraverso una chiave di lettura speciale, la musica, che della città lagunare è stata sempre elemento distintivo.
Venezia è una città musicale. Per la sua storia, che l’ha vista capitale europea della musica tra il Cinquecento e il Settecento: Claudio Monteverdi e il melodramma, Antonio Vivaldi, Benedetto e Alessandro Marcello, Tomaso Albinoni, Baldassare Galuppi, ecc. E per la sua conformazione unica, così facile alle sonorità spontanee.
«La musica parla di Venezia quanto e più delle sue immagini da cartolina, e permette alle autrici e agli autori di questa antologia di muoversi liberi, creativi, curiosi. Natale, in queste pagine, è atmosfera, suggestione, ricordo, invenzione. È il momento in cui la musica interiore di ciascun personaggio si intreccia con la colonna sonora della città, e si fa racconto» (Elisabetta Tiveron e Caterina Schiavon).
Giunta alla sua sesta edizione, l’antologia «Natale a Venezia» quest’anno si propone in modalità musicale, una vera e propria “partitura letteraria”, con note di programma, ouverture, movimenti e finale. Un puzzle di coinvolgenti storie, che risuonano e toccano corde nel profondo.
In una gelida sera di dicembre un gruppo eterogeneo di donne si riunisce per le prove del coro e attraverso il canto richiamano la perduta anima sonora di Venezia, fatta di antiche canzoni di barcaioli, canti di lavoro e cori storici, un piccolo miracolo natalizio contro il silenzio e l’oblio; la pasticcera Sofia e un uomo misterioso a bordo di una barca che le offre una “musica della laguna” prodotta da fili di conchiglie; la musicista Sabine Perrin, detta La Gioconda dai suoi vecchi compagni si scuola, è insoddisfatta della sua vita da single e spera di trovare un marito a Venezia, ma di fronte ad un dono inaccettabile fugge; una donna, reduce da una storia finita, affronta la vigilia di Natale tra malinconia e ironia, l’incontro casuale con la canzone Driving Home for Christmas la spinge verso la sorella che l’aspetta e riscopre che “tornare a casa per Natale” significa, prima di tutto, sentirsi a proprio agio con se stessa; nel dicembre del 1755, l'Archiatra imperiale Gerard Van Swieten indaga sul misterioso deperimento della giovane Sofia e sospetta che il precettore, un abile violinista, stia usando antiche e nefaste armonie per un proprio scopo; un uomo morto vaga in una Venezia sospesa nella vigilia di Natale, cercando la strada di casa e la moglie che ha amato: guidato da un bambino misterioso, segue la musica dei ricordi attraverso le calli addobbate a festa; Sofia sosta sulla panchina rossa della Giudecca per onorare il ricordo del primo incontro dei nonni, Ilaria e Alberto; un giovane seminarista abruzzese, Gaetano, viene mandato a Venezia per inaugurare a Natale il nuovo, maestoso organo della chiesa di San Gurian; le prove del Concerto di Natale sono turbate dal pianto lamentoso di un bimbo nell’adiacente orfanotrofio della Pietà, l’antico istituto di Vivaldi; l’Agente 239 è a Venezia la Vigilia di Natale per estrarre l’anima di un caso irrisolto, un’esperienza resa una tortura dalla musica onnipresente e ossessiva di Last Christmas; Sorella Milagros, giovane suora filippina, rovescia la spesa del convento e teme di essere rispedita a Manila ma durante la messa di mezzanotte, la sua voce pura si innalza in canto, portando speranza, redenzione e pace a tutta la città; Clara eredita dalla cugina un piccolo ritratto del compositore Baldassare Galuppi che, appeso dietro una porta, prende vita; Guano da Piccione, musicista purista, si scontra con la commercializzazione ossessiva delle Quattro Stagioni di Vivaldi e preferisce esibirsi in strada la notte di Capodanno con musiche meno note, finendo arrestato; un violinista profugo, sopravvissuto al naufragio in cui ha perso moglie e figlia, trova rifugio a Venezia accolto da una donna di nome Maria, che gli restituisce dignità e voce facendogli riparare il violino; la giovane e squattrinata Matilde, con la passione per il canto, è assunta come maschera al Teatro La Fenice di Venezia per l’allestimento dell’atto veneziano de I racconti di Hoffmann, la celebre Barcarola.
A cura di: Elisabetta Tiveron e Caterina Schiavon
Racconti di: Isabella Albano, Philippe Apatie, Elisabetta Baldisserotto, Gianluigi Bodi, Gabriella Bosmin, Lorenzo Bottazzo, Diana Chiarin, Claudio Ellero, Michela Fregona, Nilla Patrizia Licciardo, Daniela Rossi, Mauro Rugger, Caterina Schiavon, Ilaria Serra, Elisabetta Tiveron, Francesco Zanolla.
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